In un giorno d’inverno, nel 1915, la famiglia di un capitano – atleta, soldato e poeta al tempo stesso – ricevette un pacchetto. Era il suo corredo di effetti personali, il kit militare mandato a casa dal reggimento dislocato sul fronte occidentale, dove il suo proprietario era stato ucciso, a soli 20 anni, nella battaglia di Loos.
La vita in un inventario
Aprendo questa borsa è venuta fuori una vita in pillole: effetti personali, oggetti della sua uniforme e un fascio di carte scritte, alcune delle quali sono poi diventate il suo ormai famoso sonetto Quando vedrai milioni di morti senza bocca.
Questo giovane era Charles Sorley.
When you see millions of the mouthless dead
Across your dreams in pale battalions go,
Say not soft things, as other men have said,
That you’ll remember. For you need not so.
Give them not praise. For, deaf, how should they know
If is not curses heaped on each gashed head?
Nor tears. Their blind eyes see nor your tears flow.
Nor honour. It is easy to be dead.
Say only this “They are dead.” Then add thereto,
“Yet many a better one has died before.”
Then, scanning all the overcrowded mass, should you
Perceive one face that you loved heretofore,
It is a spook. None wears the face you knew.
Great death has made all his for evermore.
Spinto dalle vite dei tragici eroi del passato e dalle vicende del libro di racconti di Tim O’Brien “The Things They Carried” (trad. it. “Quanto pesano i fantasmi”, Leonardo, Milano, 1990), il fotografo Thom Atkinson ha creato una serie di fotografie che immortalano gli inventari di guerra dei soldati britannici, i kit militari che i combattenti di tutte le epoche hanno indossato in guerra, dalla battaglia di Hastings ai giorni nostri (1066 – 2014).
Secondo un’intervista rilasciata a Digital Photography Review, i manufatti, tranne i pezzi più moderni, sono di proprietà di membri di vari gruppi storici che si impegnano a far rivivere la storia. Oltre al prezioso contributo dei rievocatori, Atkinson ha ricevuto l’aiuto di collezionisti, storici e soldati un tempo in servizio, per dipingere con estrema cura un quadro il più possibile preciso per ciascun kit.
Atkinson ha riferito che il progetto si è evoluto piano piano, in circa 9 mesi di tempo. ‘Non sono mai stato un soldato. E’ difficile guardare all’interno di un tema come questo e capirlo completamente. Ho voluto guardare di persona. Guardando il tutto svolgersi, comincio a sentire che siamo davvero creature simili con le stesse esigenze fondamentali’.
Il risultato, come si può vedere da ciascuna delle 13 foto, mostra in modo perspicace e interessante, la risposta a quella forse prevedibile domanda ‘Cosa c’è nella tua borsa?’ che ogni fotografo si pone, curioso di scoprire anche quello che non è visibile a prima vista.
Avendo lavorato su progetti con il Wellcome Trust e il Museo di Storia Naturale, il fotografo Thom Atkinson ha rivolto la sua attenzione a ciò che egli descrive come ‘la mitologia che circonda il rapporto della Gran Bretagna con la guerra’. E’ interessante vedere come è cambiato nel corso dei secoli l’equipaggiamento delle persone che hanno combattuto i conflitti che hanno fatto la storia del mondo, cosa è rimasto uguale, cosa è stato modificato a livello di oggetti per l’intrattenimento, armi, uniformi, e altro ancora.
Il lavoro di Atkinson regala un affascinante sguardo ravvicinato sui cimeli di guerra e sui milioni di vite celati in quegli stessi oggetti.
13 kit militari dalla battaglia di Hastings ai giorni nostri
1066: huscarl, Battaglia di Hastings
Il guerriero anglosassone a Hastings non è forse così molto diverso dal britannico “Tommy” delle trincee. Nella battaglia di Hastings, la scelta dia rmi bianche per i soldati era abbondante.
1244: cavaliere, Assedio di Gerusalemme
1415: arciere, battaglia di Agincourt
1485: yorkist, uomo d’armi, Battaglia di Bosworth
In ogni immagine di questa serie è presente almeno un cucchiaio. Il requisito del cibo, e l’esperienza di mangiare, non è cambiata in 1000 anni di storia.
1588: Trainband Caliverman, Tilbury
1645: New Model Army, moschettiere, Battaglia di Naseby
Altri oggetti ricorrenti nei corredi dei militari sono i block notes, gli specchi e le gavette per il cibo.
1709: sentinella privata, Battaglia di Malplaquet
1815: soldato semplice, Battaglia di Waterloo
1854: soldato semplice, Rifle Brigade, Battaglia di Alma
1916: soldato semplice, Battaglia della Somme
Anche se la prima guerra mondiale fu la prima guerra moderna, il kit della Somme illustra che era ancora molto primitiva. Insieme alla maschera antigas ad un soldato semplice sarebbe stato rilasciato un spillo – quasi identico alla armi medievali.
1944: caporale, Brigata Paracadutisti, Battaglia di Arnhem
1982: Royal Marine Command, conflitto delle Isole Falkland
Tra gli oggetti più presenti ci sono srologi, crocifissi, pettini e spazzole da barba, come pure Bibbie, libri di preghiere e carta da lettera.
2014: Primo supporto Sapper, Royal Engineers, provincia di Helmand
Tutti i nomi degli oggetti che compaiono in queste dettagliati inventari possono essere controllati sul sito del Telegraph.